Il gas fossile non inquina? Sfatiamo qualche mito

Il gas fossile per il trasporto inquina quanto benzina, diesel e combustibile marini convenzionali. Ecco quanto è stato rilevato dal T&E’s report, Natural gas-powered vehicles and ships[1].

Il Gas non è la soluzione

Il gas fossile non è la soluzione per ridurre il crescente inquinamento. Chi sostiene che le emissioni di gas effetto serra possono essere ridotte grazie ad un maggiore utilizzo del gas  nei trasporti si sbaglia. Il rapporto parla molto chiaramente: le misure adottate a livello legislativo che prevedono una tassazione inferiore rispetto a benzina e diesel sono da riconsiderare.

La situazione attuale

Quali sono le Politiche attualmente attive?

L’Unione Europea ha pattuito una riduzione delle emissioni dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Per raggiungere questo obiettivo, l’UE deve compiere importanti progressi nei confronti delle basse emissioni di carbonio. Le misure climatiche devono obbligatoriamente spostare l’attenzione dal petrolio, che attualmente fornisce la maggior parte del fabbisogno energetico dei trasporti, alle tecnologie ad emissione zero come la batteria elettrica o l’idrogeno.

Tassazioni

Il forte interesse rivolto al gas fossile è motivato dalle ingenti agevolazioni fiscali, dalle sovvenzioni e dal sostegno pubblico alle infrastrutture attualmente in auge: GNC e GNL beneficiano di aliquote fiscali inferiori al minimo UE in molti paesi e ben al di sotto di quelle del gasolio. Mediamente infatti, il gas viene tassato il 76% meno del gasolio e l’85% meno della benzina.
La diffusione del gas nei trasporti è direttamente proporzionale al livello di aliquote fiscali presenti; minori tassazioni corrispondono ad una maggiore vendita di veicoli a metano.

Impatto sul clima e sulla qualità dell’aria

Il gas fossile utilizzato nei trasporti non offre benefici climatici rilevanti rispetto ai carburanti derivati dal petrolio. Le prestazioni complessive (dal pozzo alla ruota/WTW) dei gas serra (con medie emissioni upstream) vanno da -12% a +9%, a seconda del mezzo di trasporto.

  • Autovetture: le riduzioni di gas serra sono le più basse, con un intervallo compreso tra -7% e +6% rispetto al diesel;
  • Veicoli pesanti: l’intervallo è compreso tra -2% e +5% rispetto ai migliori autocarri diesel della categoria a seconda del carburante e della tecnologia motoristica;
  • Settore navale: -12% a +9% rispetto al gasolio nautico (MGO), ma queste cifre dipendono fortemente dalle fughe di metano.

L’utilizzo del gas fossile nei trasporti non presenta significativi vantaggi per l’ambiente anzi, in alcuni casi, l’inefficienza di questi motori, annullano i benefici teoricamente promessi.
Anche i benefici sulla qualità dell’aria risultano limitati; i veicoli a gas hanno prestazioni simili a quelle delle auto a benzina e risultano di poco superiori ai diesel che rispettano i nuovi limiti RDE. Nei veicoli pesanti, i camion a GPL e GNL presentano emissioni di particolato anche più elevate rispetto ai motori diesel.

Metano rinnovabile

Nonostante il biometano registri emissioni di gas serra inferiori rispetto al gas fossile non può considerarsi una misura totalmente sostenibile ed applicabile. La sostanziale problematica si registra nella sua produzione; le materie prime sostenibili per produrre biometano sono limitate. Immaginando che il totale del biometano attualmente prodotto venga destinato ai trasporti, coprirebbe tra il 6,2 e il 9,5% del fabbisogno totale. Un incremento delle colture destinate a questa finalità contribuirebbe ad impatti incontrollabili sull’ecosistema (cambiamento destinazioni d’uso del suolo, consumo di suolo ecc.). Ecco perché ai sensi della direttiva sulle energie rinnovabili, il biogas di origine vegetale per i trasporti viene limitato.

A tal proposito Jori Sihvonen, funzionario addetto ai carburanti pulito presso T & E, ha dichiarato:
“L’idea di poter decarbonizzare il trasporto con il gas rinnovabile è una condanna. Sarà necessario quel poco di biometano ed elettro-metano per decarbonizzare i settori del riscaldamento e dell’energia elettrica, che attualmente si basano su gas fossili. Spingere il biometano nei trasporti rende effettivamente più difficile combattere il clima privando l’industria e il riscaldamento domestico di questa risorsa rinnovabile limitata”.

Gas o non gas?

Il T&E’s report evidenzia la difficoltà nel vedere benefici significativi dalla diffusione del gas fossile nei trasporti. Risultati maggiormente tangibili e rilevanti possono essere conseguiti grazie ad altre tecnologie come le emissioni zero (fattibili), tra cui l’idrogeno e le auto elettriche, i camion e le navi, sono già sul mercato o lo saranno presto.

[1]“https://www.transportenvironment.org/sites/te/files/publications/2018_10_TE_CNG_and_LNG_for_vehicles_and_ships_the_facts_EN.pdf”

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